9 ottobre 2013

Per un inserimento sereno - seconda parte


immagine tratta dal web
In questo post Per un inserimento sereno... ho promesso di raccontarvi la mia esperienza con l'inserimento al nido.
Di esperienze, a dire la verità, ne ho due.
Nanetto ha frequentato un nido privato.
Tigrotto un nido pubblico.
Entrambi hanno iniziato a frequentarlo a 7/8 mesi.

L'inserimento di Nanetto - nido privato - è stato per certi aspetti scioccante: lo accompagnavo e sulla porta lo "consegnavo" alle maestre... ed aspettavo fuori!!! Il primo giorno un quarto d'ora, poi mezzora, poi un'ora....e cosi via. Ma sempre e rigorosamente fuori. 
Non vedere quello che succedeva dentro, se piangeva, quanto piangeva, se mi cercava....è stato abbastanza devastante. Si certo, gli operatori mi raccontavano che andava tutto bene, che lui era tranquillo....ma... chi non vede non crede!!! 
Quindi, per forza, dovevo avere fiducia in loro. Non potevo fare altrimenti!!!

Un giorno mi fermò il responsabile del nido e mi disse: "Lei è l'invidia di tutte le mamme. Lo sa?"
Io lo guardai di traverso. "Perché?" chiesi.
" Perché suo figlio è l'unico bambino che non ha mai pianto. Entra ed esce dal nido tranquillo e sereno!"
Ovviamente mi sono gongolata!!!!

Evidentemente un po' è stato anche merito mio, del mio status pre e post nido. Quando andavamo al nido, con Nanetto in braccio cantavo sulla falsariga della canzone dei sette nani andiamo andiam al nido noi andiam. Con questo spirito d'animo trasmettevo a Nanetto un concetto fondamentale ovvero che il nido è un bel posto, dove si sta bene....anche se non ci sono mamma e papà!!!  

Cosi quando anche Tigrotto ha iniziato il nido ero tranquilla. 
Non che il suo inserimento non sia stato scioccante!!! Nel suo nido - pubblico - l'inserimento è stato estenuante: lungo, lungo e ancora lungo....circa un mese prima di entrare a regime. Ed il tutto con la presenza della mamma (o del papà)!!! Io, devo ammetterlo, sono stata abbastanza talebana: dopo qualche giorno, avendo visto che Tigrotto era tranquillo e sereno, ho proposto alla maestra di allontanarmi, cosi dopo qualche giorno ho proposto di iniziare a farlo mangiare e poi a dormire. Il risultato? Ho accorciato di gran lunga i tempi di inserimento. 
Anche lui è sempre stato tranquillo al nido. Solo dopo l'estate avendo trascorso con me ben 2 mesi, in stretta simbiosi, ha fatto qualche capriccio che oggi già non fa più.

I bambini percepiscono le nostre emozioni, i nostri stati d'animo. Si sa.
Per questo è importante, anzi fondamentale per il benessere dei nostri bambini far vivere il nido come un posto felice, dove si trovano bambini simpatici con cui giocare, maestre buone che ti coccolano ed un luogo dove ci si sente come a casa. 
Come ottenere tutto ciò? Interagendo con serenità con il "mondo nido" e mettendosi da parte quando opportuno.
Quando ero dentro all'aula con Tigrotto, appena lui si distraeva mi mettevo da una parte e lo osservavo. Lasciavo che scoprisse il mondo da solo, che interagisse con gli altri bimbi, con le educatrici.
Quando, invece, mi cercava lo portavo dagli altri bimbi, parlavo con loro per mostrargli sia come si interagisce con gli altri bambini sia che con essi ci si diverte!!
Non meno importante è dimostrare ai nostri bimbi che ci fidiamo delle educatrici. Come? Sorridendogli, pronunciando semplici frasi del tipo: "che bello oggi andiamo dalla maestra!!" oppure "quanto è cara la tua maestra". Anche se piccoli i bimbi non capiranno le nostre parole ma avvertiranno un stato d'animo felice e sereno e saranno portati ad assumere anche loro lo stesso atteggiamento.

Un pomeriggio, al nido, incontro una mamma che tutta sorridente prende il figlio di circa 2 anni in braccio. Appena si chiude la porta gli tocca le mani e gli chiede: "tesoro hai le mani fredde. Fa freddo al nido?". (Eravamo a settembre....qui a roma il freddo è arrivato una settimana fa!!) 
Questo è il tipico esempio di una mamma ansiosa che trasmette chiaramente al figlio un concetto forte e chiaro : "come pensa a te la tua mamma non pensa nessuno". E la conseguenza quale è? Che il figlio non pensa che il nido sia un luogo poi cosi fantastico....ed ovviamente piange!!

Ecco, cosi, a mio avviso non va bene. No, no, no!!!
Mamme ansiose convincetevi che di educatrici ne esistono una marea brave, preparate, accorte, di cui vi potete fidare. Anzi, nella maggior parte dei casi sono tutte molto più brave di noi, perché hanno molta esperienza in fatto di bambini, perché hanno studiato e continuano a studiare per svolgere la loro professione. Fidatevi di loro. Stabilite da subito un dialogo aperto, collaborativo. Chiedete consigli.

Se affronterete cosi l'inserimento non ve ne pentirete. Al contrario: ne trarrete benefici sia voi che i vostri bimbi!!!

2 commenti:

  1. Noi abbiamo avuto una brevissima esperienza con il nido. Mia figlia c'è stata per pochi mesi, nel periodo in cui attendevo il suo fratellino - proprio a ridosso della nascita - poi per una serie di situazioni non l'ho più mandata... l'inserimento non è stato semplice e nel momento in cui aveva iniziato ad andare con serenità era giunta l'ora di non andare più ;-)

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Grazie!!! Il tuo passaggio sulla Luna è stato registrato!!!

Moonlitgirl