26 novembre 2012

Sport, bambini....e genitori

Palla da rugby / Immagine
Immagine tratta dal web



"Ricordatevi che vostro figlio ha anche il diritto di non essere un campione. Sta praticando sport per i vantaggi che arreca e per divertirsi. Solo uno su quarantamila potrà diventare nella vita futura un professionista." 
(tratto da www.minirugby.it)



Ho già scritto altri post sullo sport.
Qui vi ho raccontato l'esperienza di mio figlio con il rugby Rugby e bambini, qui invece abbiamo parlato dello sport in generale Sport e bambini
Oggi parliamo di genitori e sport.


Quante volte vi capita di assistere a genitori che, durante le "competizioni" sportive di bambini, da bordo campo (o bordo vasca) urlano e sbraitano per incitare il figlio (con frasi tipo "daiiii, che fai??? dormii??), per rimproverarlo perché ha sbagliato, perché quella mattina non è in forma, etc.etc. 
Ecco ora vi dico la mia: trovo il tutto orribile. 
Rimproverare un bimbo davanti a tutti è mortificante. Rimproverarlo perché non ha giocato bene è crudele (forse non ne ha le capacità o semplicemente non gli interessa in quanto non ama quello sport). 
Concentrarsi sulla performance e non sul divertimento non è educativo. I figli vanno spronati, incoraggiati. Dobbiamo semmai analizzare la performance e concentrarci su come si sarebbe potuto ottenere dei risultati migliori, ma non rimproverare. Quello no!!

Leggete quanto riportato sul sito http://www.psicologi-italia.it a proposito dell'ansia da prestazione: 

L’ansia è un meccanismo positivo di attivazione che ci permette di rendere al meglio, nelle situazioni che richiedono una maggiore concentrazione, essa è utile al raggiungimento di un obiettivo, ma se mal gestita può diventare un meccanismo di auto sabotaggio che non ci permette di affrontare in modo adeguato i compiti che ci prefiggiamo. 

Quindi rispettiamo i nostri figli. Lasciamo loro il diritto di praticare uno sport per divertirsi senza pretendere che siano dei talenti. 
Lasciamo a loro la scelta di uno sport e non imponiamoli il nostro volere o i nostri sogni repressi.
Impariamo ad accettare anche i limiti dei nostri bambini. Essi non sono nati per soddisfare il nostro orgoglio o per compensare le nostre frustrazioni; potranno crescere e diventare forti solo con il nostro aiuto e la nostra comprensione e quando si allenano è un momento tutto loro lasciamoli soli e non entriamo in campo, ma rimaniamo silenziosamente ai margini. Piuttosto familiarizziamo con gli altri genitori, leggiamo un bel libro....ma per carità....lasciamo che si divertano.

Vi riporto alcuni consigli che il club di rugby di mio figlio ha fatto pervenire a noi genitori. Questi consigli credo sia illuminanti ed applicabili in qualunque sport. Ho evidenziato quelli che a me stanno particolarmente a cuore:


Per favorire la fiducia in un bambino è necessario: 
. Stimolarlo ad essere autonomo 
. Incoraggiarlo, creando in lui buone aspettative nei confronti delle proprie capacità (ma non eccessive) 
. Approvarlo in caso di buona riuscita 
. Aiutarlo dopo un insuccesso (rincuorandolo ed evitando di sfogare su di lui la propria delusione) 
. Motivarlo al miglioramento delle proprie prestazioni 
. Fargli capire che essere differente agli altri (ad esempio meno bravo) è cosa accettabile 
. Riconoscergli il diritto di non riuscire, mantenendo in lui la certezza di essere sempre e comunque, rispettato, accettato, e soprattutto amato   
. Non sostituitevi all’istruttore nel giudizio dei risultati; solo lui è in grado di valutare correttamente il processo di apprendimento 
.  Non rimproverate vostro figlio se non ha eseguito bene  gli esercizi; i bambini in genere ce la mettono tutta e quando non riescono, hanno bisogno di sostegno e non rimproveri 
. Non valutare le loro prestazioni paragonandoli ad altri, non imponete confronti: ognuno va valutato per se stesso, i paragoni creano ansia e stress 
. Cercate di sviluppare anche nei più piccoli l'autonomia rendendoli consapevoli di ciò che fanno e rispettando le loro scelte senza costrizioni 
. Sottolineate positivamente  ogni miglioramento, anche se non è pari alle vostre aspettative; la sicurezza in se, base del successo, nasce dall'approvazione e dall'incoraggiamento 
. Non create aspettative troppo elevate, il mancato raggiungimento di obiettivi che voi avete scelto per loro, crea delusione e non li concilia con lo sport
(Unione rugby capitolina)

 Infine vi invito a leggere alcuni articoli che ho trovato on line
 sul ruolo dei genitori:

Genitori e sport

5 commenti:

  1. Bellissime riflessioni e ottimi consigli! Io e Topastro frequentiamo la palestra ogni lunedì per la lezione di basket e non puoi immaginare la partecipazione dei genitori dalle tribune... Non so perchè l'allenatore permette ai genitori di assistere alle lezioni ma fatto sta che c'è chi grida: corri, no... devi palleggiare, torna indietro, non va bene, più forte, vieni qui... Davvero senza parole. Oggi ad esempio Topastro era molto stanco perchè prima della lezione siamo andati in spiaggia a giocare e ha corso per un'ora e mezzo sulla sabbia. Dopo 30 minuti di basket era distrutto ed è venuto da me piangendo. Gli ho chiesto se voleva fare un ultimo gioco e suggerito di andare dall'allenatore a dire che era molto stanco e quindi andava a casa. E così abbiamo fatto. Lo sport è bello ma il buonsenso deve essere sempre presente!

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    1. Addirittura si animano per un allenamento??? e alle partite che fanno???
      Io proprio domenica ho seguito un concentramento di mio figlio...in genere rimango in silenzio e quando fa una meta mi guarda e gli faccio l'occhiolino. Domenica solo alla terza partita (ed ultima) ho tifato per incoraggiarli....gli avversari erano il doppio di loro!!!!

      E come dici tu...il buonsenso deve avere sempre la meglio!!!

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    2. Per fortuna per ora non ci sono partite! Non oso immaginare cosa sarebbero capaci di urlare. Io, come te, osservo e soddido in silenzio. Al massimo gli mando qualche bacino se mi guarda o gli dico "bravo" muovendo la bocca, gli faccio OK con le dita... Penso che dovrebbero mettere un bel cartello per i genitori: osservare in silenzio :-)

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  2. Questo post andrebbe stampato ed affisso nelle palestre dove praticano sport i bambini e dato ai genitori al momento dell'iscrizione, in allegato al regolamento...
    Brava! E grazie di essere passata da me. Ti aspetto ancora.
    Ciao.
    Ale Mammadibea

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    1. Grazie a te!!!
      Penso che tali comportamenti se non nascono spontaneamente in noi genitori dovrebbero essere gli allenatori a richiederne il rispetto. Anche il loro ruolo a mio avviso è fondamentale!!!!

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Grazie!!! Il tuo passaggio sulla Luna è stato registrato!!!

Moonlitgirl