22 febbraio 2012

L'affidamento alternato o condiviso?


Crescere un figlio è come fare un pupazzo di neve: devi lavorare bene la neve con le mani .... sceglierla pulita e compattarla più che puoi per renderlo forte altrimenti verrà distrutto dal primo colpo di vento.

E non puoi tralasciare i particolari, ma devi pensare proprio a tutto affinché sia un vero pupazzo di neve....altrimenti non è altro che un cumulo di neve!!!





E nella crescita di un figlio....sono proprio i particolari che non devi tralasciare.....a volte, infatti, sono proprio i particolari a diventare i cosiddetti campanelli d'allarme.


Oggi vorrei parlarvi dell'affidamento: durante una separazione, infatti, non è semplice scegliere la strada migliore per il figlio e per i genitori.
L'affidamento alternato, quello del tipo una sera con la mamma e una con il papà, oppure tre giorni e giorni o ancora una settimana e una settimana, sembra, di primo acchito, la soluzione che equilibri le necessità di tutti.

Certo è che, per poter percorrere questa strada, i genitori devono vivere nello stesso paese o addirittura in città come Roma, Milano, etc. nello stesso quartiere affinché l'alternanza non sia nociva per il bimbo. Pensate in caso contrario alla scuola: il bimbo sarebbe costretto a svegliarsi ad orari esagerati e magari ad impiegare un'ora di macchina per frequentare la stessa scuola!!!

In caso di affidamento alternato il figlio potrebbe godere della presenza costante di entrambi i genitori, questi ultimi dal canto loro avrebbero maggior tempo libero da dedicare a loro stessi per poter frequentare amici, palestre, corsi di ogni tipo e perché no anche nuovi partner. Ciò faciliterebbe la loro ripresa emotiva/sentimentale e la qualità del tempo che trascorrono con il figlio....potendosi dedicare a lui al 100% nei giorni di spettanza.

La strada che abbiamo scelto, invece, io e il mio ex è quella dell'affido condiviso, ovvero nostro figlio vive con me ma il papà lo può vedere quando vuole durante la settimana e in modo alternato nei weekend.

Per me, quindi, non è stato facile (e non lo è tutt'ora) trovare spazi da dedicare a me stessa in quanto durante la settimana il mio ex non ha un giorno fisso in cui sta con nostro figlio...ma quando può/vuole....e ciò ovviamente non mi permette.....di fare nulla!!!

E cosi ho imparato ad organizzarmi all'ultimo per uscite con amici/amiche...ciò ovviamente anche grazie alla loro comprensione e disponibilità. Di frequentare un corso di cucina ad esempio...non se ne parla proprio!!!! Ho provato a settembre a frequentare un corso di danza....confidando nell'impegno preso dal mio ex a prendere nostro figlio in un giorno prestabilito...che poi era lo stesso del corso....ma ahimè....tale impegno non è più stato rispettato.....quindi addio corso di danza!!!! Nel frattempo sono rimasta incinta....ed in maternità posso andare in palestra la mattina....così per quest'anno il problema è risolto!!!!

Inoltre, solo nell'ultimo anno il mio ex trascorre maggiore tempo con nostro figlio (a volte...litighiamo perché entrambi vogliamo stare con lui....) grazie alla sua nuova compagna....mamma di una compagna di classe di nostro figlio!!!  Prima evidentemente le sue compagne....non erano tanto propense a dividere il tempo con lui e con suo figlio!!!

Tornando all'affidamento alternato....se fin qui sembra vi siano aspetti positivi.... rovesciando la medaglia....escono fuori anche quelli negativi.

Primo tra tutti è la difficoltà per un figlio di avere un punto di riferimento che non vuol dire volere più bene a mamma o papà...ma immaginate ad esempio nell'educazione alimentare, in quella igienica e nelle semplici buone maniere cosa possa imparare un bimbo che un giorno riceve certe regole dalla mamma e il giorno dopo magari l'esatto contrario dal papà....che poi i bimbi si sa sono furbi ed inizierebbero a rigirarsi le cose a loro piacere e comodità....con quelle frasi, che vi assicuro sono snervanti, del tipo "Papà mi fa lavare i denti solo una volta al giorno"......???????????? E tu, che sai che non può essere così perché magari il tuo ex è sempre stato una manico della pulizia orale....devi intraprendere una discussione con tuo figlio...

Come vi sentite voi quando le vostre abitudini vengono interrotte vostro malgrado? Beh... immaginate come possa sentirsi un bimbo....a doverle cambiare....costantemente.
Per quanto si cerchi di seguire una linea comune...è normale che poi a casa sua...ognuno fa come vuole e da separati offrire ad un figlio regole comuni....è sempre difficile....se non addirittura utopistico!!!!

Per non parlare poi della continuità spaziale.....addirittura vi sono psicologi infantili che considerano un fattore di destrutturazione nello sviluppo di un bambino abbandonare la casa coniugale o addirittura la scuola (o ancor peggio città) in conseguenza della separazione dei genitori. Per i bimbi la continuità affettiva, sociale e spaziale sono assolutamente importanti.

Immaginiamo un bimbo che un giorno ha una cameretta ed il giorno dopo ne ha un'altra....anche questi sono punti di riferimento importanti perché, come vi dicevo prima, il punto di riferimento deve essere affettivo, sociale e spaziale.

La continuità affettiva non va intesa solo verso i genitori che auspico, seppur separati, siano sempre presenti nella vita del figlio, ma anche degli amichetti così come degli adulti. Per esempio, anche la costanza nelle persone che frequentano la casa della mamma e quella del papà è un aspetto da non sottovalutare. Per questo motivo diffido un genitore con sale in zucca a coinvolgere in maniera assidua il figlio nelle proprie frequentazioni sentimentali finché queste non si rivelino importanti per il genitore....che poi, si sa, i bimbi si affezionano con facilità alle persone.....

Nel libro "Quando i genitori si separano" (se vuoi saperne di più segui il link), l'autrice (F. Dolto) afferma che "quando è piccolo, un bambino non può sopportare l'affidamento alternato senza restare del tutto confuso quanto alla propria struttura, fino al punto, in certi casi, di maturare forme di dissociazione grave. La reazione più comune è lo sviluppo della passività nel carattere del bambino. Perde il gusto dell'iniziativa, tanto dal punto di vista scolastico che dal punto di vista del gioco e si abbandona a stati di sogno ad occhi aperti che non sfociano in alcun risultato creativo"

L'affidamento condiviso, in base alla mia esperienza, è sicuramente più complicato e difficile soprattutto per il genitore costante (che sarei io), ma credo sia la soluzione migliore per la crescita e lo sviluppo di un bimbo. Quando qualcuno mi dice "tuo figlio è sereno" mi convinco ancora di più che ne vale la pena, la sua serenità ripaga in toto le mie difficoltà.

4 commenti:

  1. come vorrei che un giorno qualcuno mi potesse dire che mio figlio è sereno, nonostante tutto.
    un abbraccio

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    1. Vedrai che sara' così.....basta proteggerlo dalle liti di noi adulti, dalla rabbia e dal dolore che possiamo provare. Un bimbo ha bisogno di serenita'....e questa solo noi possiamo dargliela.
      Un abbraccio fortissimo anche a te

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  2. Mi permetto di consigliarti un minimo di aggiornamento..in tutto il mondo..in tutti i paesi del mondo più avanzati del nostro culturalmente e socialmente..ovunque la psicologia sostiene il contrario..mi rifacio ad un tuo esempio..ma chi stabilisce che i denti li lava meglio con te e non con il padre!?!? ma chi ti da il diritto di impedire al padre di poter trasmetere anche il suo "modo" di lavare i denti al proprio figlio!?!?! bha..poveri figli di chi la pensa come te

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    1. Caro anonimo, ti consiglio di rileggere il post: non ho affermato che mio figlio si lavi i denti meglio con me che con il padre.... Probabilmente non hai captato il senso dell'articolo.
      E per quanto riguarda le teorie di cui parli perché non le condividi con noi citandone alcune come ho fatto io??? Altrimenti i commenti rimangono sterili.

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Moonlitgirl