1 febbraio 2013

La violenza sulle donne e il libro "Il messaggio segreto delle farfalle"



Il messaggio segreto delle farfalle 

(titolo originale Samt al-farashat)


di Laila al-Uthman




Ho terminato di leggere il libro qualche giorno fa....ed è capitato proprio a fagiolo....come si usa dire!!!!

Continuate a leggere....e capirete perché!!!



Il libro racconta di violenze e maltrattamenti subiti dalle donne.
Vi invito a leggere il post che ho scritto qualche giorno fa NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE.


Siamo in Kuwait. Mondo islamico. E come tradizione vuole il matrimonio dipende da una decisione della famiglia, da un accordo con il futuro sposo. Nadia, la protagonista, giovane ragazza che ha appena terminato le scuole superiori, viene data in sposa ad un vecchio ricco che ricompensa la famiglia con del denaro. Dal giorno del matrimonio inizia la prigionia di Nadia che dura ben 4 anni. Alla ragazza non viene permesso di uscire dal palazzo nel quale è relegata, neanche per far visita alla sua famiglia che al contrario viene a trovarla una volta al mese alla presenza del vecchio. 
La prima notte di nozze preannuncia l'atrocità nella quale vivrà Nadia. La ragazza viene prima violentata dal servo Attiya (che apre la "strada" al vecchio) e poi dallo stesso vecchio. Frustata, umiliata, costretta ad assistere a rapporti sessuali tra il vecchio e la serva, insultata, bistrattata.

Lei si chiude nel silenzio. Decide di non parlare....per dimostrare la sua sofferenza, la sua avversità alla vita che sta vivendo.
Parla solo quando è da sola nella propria stanza. 
Dopo 4 anni scappa dal palazzo e si rifugia nella casa dei suoi genitori che inizialmente la rimproverano....e poi...dopo aver ascoltato la  sua cruda verità....la difendono e si rifiutano di restituirla al vecchio quando lui si presenterà alla loro porta.
Quella notte il vecchio muore e Nadia si ritrova definitivamente libera ....e ricca.

Cosi inizia una nuova vita all'insegna dello studio, di amori sbagliati, di lotte in famiglia, di coccole e affetto da quegli stessi genitori che la vendettero quando era ancora adolescente.

Il libro, scritto da una donna islamica, è certamente una denuncia.

Ma chi è Laila al-Uthaman? 
E' una donna kuwaitiana. Concluse le scuole superiori, non ha frequentato l'università ma ha studiato da auto-didatta. Ha frequentata la scuola di giornalista ed ha iniziato a scrivere i suoi primi piccoli racconti nel 1976. Ha scritto anche 2 romani e un libro di poesie.
I suoi libri sono sicuramente molto provocatori, come il libro in questione tanto che si è dovuta difendere in tribunale per oltraggio alla religione.
Grande attivista, si è battuta per far ottenere il diritto di voto alle donne in Kuwait.

Se volete approfondire ecco un link Biografia di Laila al-Uthman

Lo stile di scrittura non è di mio gusto: pochi dialoghi, troppe descrizioni, troppe metafore. Persino le farfalle, che simboleggiano le donne....sono fin troppo....nominate.... 
No, non mi sono appassionata. La storia non è appassionante, avvincente. La prima parte è molto dura, le descrizioni delle violenze e dei maltrattamenti sono forti, atroci, shockanti... ma la seconda parte del libro, dalla morte del vecchio in poi...non mi ha coinvolto più di tanto.
Eppure....mi sono commossa....leggendo di Nadia frustata e picchiata. Si, mi sono commossa molto....piangevo mentre leggevo....per rabbia, per dolore, per incredulità....che si possa fare tanto male ad una essere umano....

Fa riflettere. Non c'è dubbio. La cosa più amareggiante, più triste....è che il libro ci racconta una atroce realtà, comune a tante più donne di quante ne possiamo immaginare..... 

Moonlitgirl


14 commenti:

  1. Ecco, io non riesco a leggere libri così crudi, non posso farci niente... Mi sento troppo male dopo, specie perchè so che si tratta di storie vere o comunque verosimili.

    Io non credo che farò un video mentre ballo (mi riferisco al tuo scorso post) ma magari posso pubblicizzare l'iniziativa sul mio blog, la solidarietà femminile è importante su questioni importanti e vitali come questa della violenza fisica e psicologica.

    Un abbraccio, ciao!

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    1. Anche io in genere non amo leggere libri duri, ma questo mi è' stato regalato da Miro e neanche lui sapeva si trattasse di un libro così....l'edizione e' quelle da 6 euro circa che trovi anche al supermercato ed ogni tanto quando va a fare la spesa mi regala un libro....
      Come ho già detto a verde acqua possiamo togliere il punto 1) delle tre alternative.....sicuramente l'importante e' divulgare.
      Grazie

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  2. Che tristezza.....il tema mi sta molto a cuore. Ci credo che ti sei commossa, sono storie che rimangono impresse con il loro dolore....

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  3. P.S. Sto raccogliendo i consigli del venerdì sul gruppo fb "L'amore per i libri" e anche se lo stile non ti è piaciuto, il tema è interessante, ho inserito questo libro, se ti passa a condividere la tua recensione!

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    1. Ho un po' di problemi con l'account di fb ma appena li sistemi vengo sicuramente. Bella idea!!!! Grazie

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    2. Va bene, se vuoi intanto posso condividertela io?

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  4. Io, come Maris, non riesco a leggere libri così crudi. La lettura di "Venuto al mondo" della Mazzantini (lo conosci?), avvenuta alla sua uscita, mi fa ancora male...
    La cosa tragica è che la violenza di genere, ma non solo, è quotidiana, anche laddove non sembra esserci. Ecco, credo che dovremmo cominciare dal nostro quotidiano ad estirpare passo dopo passo ogni traccia di violenza.
    Buon we,
    a presto!
    :-)

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    1. Non ho letto "venuto al mondo". In genere anche io evito libri duri...

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    2. E la tua riflessione sul quotidiano la condivido in pieno....anzi la sottoscrivo!!!!

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    3. Spesso noi donne neghiamo (nascondiamo) la violenza che viviamo. Quella psicologica non è da meno....crediamo di meritare certi comportamenti....ed invece dovremmo rifiutarli e "denunciarli". Ma ci vuole molta forza per farlo....

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  5. La cosa più triste è che si tratta di realtà, non di un'invenzione... Peccato che la narrazione non ti abbia presa, l'argomento è piuttosto importante ma se poi lo stile o la scrittura non funzionano allora la storia rende solo in parte.

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    1. In gener e' così, ma questo libro ti rimane comunque dentro, non puoi non riflettere!!!

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  6. Ho avuto un periodo "libresco" in cui ho letto molto sulla condizione delle donne afghane/pakistane. Poi mi sentivo troppo coinvolta emotivamente (mi succede così anche per l'Olocausto, la storia di Israele...). Per me questo non vuol dire girarmi dall'altra parte, solo ho bisogno di tempo. Adesso sono pronta per il tuo suggerimento.

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  7. Capita anche a me che in alcuni periodi ho voglia solo di distrazioni, di frivolezze. Altra volte cerco cose più impegnative. Se leggi questo libro fammi sapere poi che ne pensi

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Grazie!!! Il tuo passaggio sulla Luna è stato registrato!!!

Moonlitgirl