Le ragazze di Riad
(titolo originale Banat al-Riyadh)
di Rajaa Alsanea
Questo libro, con il quale partecipo al consueto appuntamento settimanale del Venerdi del Libro, è stato pubblicato per la prima volta nel 2005 in Libano. Questo dettaglio non desterebbe curiosità se non per il fatto che l'autrice è una ragazza saudita. Rajaa Alsanea, dentista, di buona famiglia, aveva appena 25 anni quando pubblicò Le ragazze di Riad, il suo primo libro. E allora perché non lo pubblicò nel suo paese? Perchè in Arabia Saudita il libro fu bandito e suscitò così tanto scalpore che l'autrice è stata più volte minacciata di morte.
Eppure la trama è molto comune: le vicende di quattro ragazze alle prese con l'amore.
Ma ciò che questo libro ha di esclusivo è la rivelazione (a quanti di noi occidentali non conoscono usi e costumi del mondo mussulmano) di una società in cui il matrimonio non è una libera scelta dettata dall'amore quanto una imposizione esterna che prescinde dalla volontà e dal sentimento del singolo.
In una società siffatta l'amore che casomai sboccia tra due persone unite in matrimonio non può che essere fortuito, affidato al caso. In tale società l'amore difficilmente trionfa, di solito soccombe di fronte alle regole, agli usi e ai costumi.
Lo sanno bene le quattro protagoniste. Sono ragazze di Riad, della società medio-alta, che rincorrono l'amore, che vivono intensamente ciascuna la propria storia d'amore....per poi scontrarsi però con le difficoltà e le contraddizioni della società.
Sadim si abbandona ad una notte di passione con il suo futuro sposo contro ogni buona tradizione. Per ben due volte pagherà sulla sua pelle questa trasgressione: la prima quando il suo futuro sposo non la vorrà più (pur dopo aver consumato!!) e chiederà il divorzio; la seconda quando non verrà sposata dal suo innamorato perché divorziata. Lo stesso uomo, però, la ama talmente tanto che vivrà con lei un amore passionale ma clandestino.
Qamra, data in sposa ad un ragazzo che conosce solo il giorno del matrimonio, proverà a conquistarlo ma non riuscirà ad entrare nel suo cuore. Verrà non solo tradita ma anche abbandonata dal marito che la considerava troppo emancipata anche se la sua amante è una giapponese!!! Qamra si ritroverà divorziata e con un figlio confinata tra le mura della casa di infanzia.
Michelle, di origini americane, è forse quella che riesce meno a sottostare alla società mussulmana. Non riuscirà a sposare il suo amato Faisal il quale non si ribellerà alla decisione della madre che considera la ragazza troppo liberale.
Lamis, infine, si scontrerà con un altra limitazione della società mussulmana ovvero la contrapposizione tra sunniti e sciiti. Le Autorità vieteranno a lei ragazza sunnita di frequentare un ragazzo sciita con il quale aveva iniziato ad uscire.
Le protagoniste si incontrano abitualmente nella casa di Um Nowayer dove si confidano, si consolano, si aiutano e si incoraggiano. Anche l'esistenza di Um Nowayer è intristita dalla società conservatrice: viene lasciata dal marito a causa del figlio omosessuale che lei, come ogni madre degna di essere chiamata tale, ama con tutta se stessa.
In questo quadro l'uomo arabo non ne esce bene. Troppo legato alle tradizioni, poco propenso ad allontanarsi da esse pur se disposto in segreto a non rispettarle.
Rajaa Alsanea ci regala emozioni forti. Pagina dopo pagina veniamo invase dal desiderio e dalla speranza che l'amore trionfi; pagina dopo pagina proviamo rabbia per le sofferenze e le ingiustizie che le protagoniste subiscono.
E' un libro verità....questo è il motivo per cui è stato bandito, per cui l'autrice ha ricevuto minacce di morte.
Vi riporto un estratto del libro in cui viene denunciata la posizione delle donne arabe nella società mussulmana affinché possiate comprendere il perché la verità raccontata ha fatto scalpore:
Some of us, men and women, live in denial. These people feel the book gives a false impression about our virtuous society. But few would deny the existence of these and many other similar tragedies. The best way to solve a problem is to admit it. You can’t cure an illness if you don’t know you have it or refuse to accept it.
Hypocrisy rules when it comes to our women’s rights. We do make flowery talk: She is the beloved mother, sister, daughter and wife; the preserved and protected pearl and jewel. But most won’t even utter their names in public, referring instead to “the family,” or “dependents.”
Because of such “dependency-property” attitude, our women need to get males’ permission for education, work, bank accounts, travel, and even medical attention. Imagine that: A new guideline for girls schools stated that in case of emergency, the school cannot send students to hospitals without a male guardian’s permission. Another rule stipulates that doctors, even in extreme emergencies, need to wait for such permission.
Il libro è stato scritto adottando un format originale: la narratrice è una ragazza che racconta le storie delle sue amiche vie email ad un gruppo inizialmente ristretto.
Da ciò discende anche la scelta di utilizzare l'arabo colloquiale anzichè quello classico.
Solo alla fine ho capito che si trattava di una invenzione letteraria....leggendolo ho sperato più di una volta che venisse svelato quale delle quattro protagoniste fosse la narratrice!!
Rajaa Alsanea spera di vincere il premio Nobel nel 2015. E dato che, a mio avviso, se lo meriterebbe, ho etichettato Ragazze di Riad nella categoria di questo blog 'Libri d'autore': che possa essere di buon auspicio!!!!
Per un approfondimento, potete visitare i seguenti siti:
http://www.rajaa.net/ il sito ufficiale di Rajaa
http://www.arabnews.com/ contiene vari articoli sul libro
http://www.asharq-e.com/news.asp?section=3&id=3552 intervista all'autrice
Ed infine vi lascio con una frase di Rajaa estratta da "Nota dell'autrice" alla versione tradotta di Ragazze di Riad:
Spero che quando finirite di leggere possiate dire a voi stessi: "Si, la società islamica è molto conservatrice. Le donne vivono sotto il dominio maschile, però sono anche piene di speranze, di progetti, di determinazione e di sogni. E si innamorano e disinnamorano proprio come tutte le donne del mondo" .
Ed io....l'ho detto a me stessa e lo dico anche su questo blog!!!
Buona lettura!!!!
ne ho sentito molto parlare ma non l'ho ancora letto: mi hai fatto venire veramente una gran voglia. spesso le cose "normali" acquistano un sapore infinitamente intrigante in una cornice diversa. Grazie per la segnalazione!!!
RispondiEliminaMolto suggestivo, non mi sono mai lanciata ancora alla scoperta di questa cultura e dalla passione con cui ne parli potrebbe essere un'ottima partenza!grazie!
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