15 febbraio 2013

Libro Le rondini di Kabul: quando amare è difficile...in mezzo alle macerie


Le rondini di Kabul  

di Yasmina Khadra



Due storie d'amore in una Kabul ridotta in macerie, privata di ogni gioia, di ogni ricchezza, di ogni spiraglio di libertà e di felicita'. 

Siamo nella Kabul dei talebani, dove, camminando per la città si respira quella stessa violenza, quella stessa cattiva di cui tutta la città ne è invasa. 

Qui si incrociano i destini....

Atiq Shaukat, carceriere dei talebani, è un uomo affranto, sconsolato, inerme. Sua moglie Mussarat, malata, e' destinata a morire e passa le giornate sdraiata su una stuoia, raggomitolata e dolorante.
Mohsen Ramat vive alla giornata. Lui e sua moglie Zunaira hanno perso tutte le loro ricchezze con l'avvento dei talebani, la casa, i progetti, i sogni.

Un giorno Mohsen convince sua moglie a fare una passeggiata. Lei acconsente nonostante le pesi indossare il burqua. Durante la passeggiata vengono infastiditi dai talebani che percuotono entrambi. Questo episodio lacera il rapporto tra i due: Zunaira accusa il marito di essere stato vile e decide di lasciarlo. I due litigano aspramente finché, venuti alle mani, accidentalmente Mohsen cade a terra e muore. Zunaira verrà accusata di omicidio e destinata a morire in piazza.

Il suo carceriere Atiq vedendola senza burqua impazzisce alla vista di tanta bellezza. Si batterà per non farla uccidere, ma a nulla varranno i suoi sforzi. La moglie di Atiq, colpita da tanta animosità del marito che non ha mai visto cosi "vivo", si offre per prendere il posto di Zunaira ed essere lapidata in piazza al suo posto. E cosi sarà...

Non vi svelo il finale....

Vi sono alcuni passi che vi riporto.

Il primo è un monito di Mohsen rivolto alla moglie. Quel giorno Mohsen non solo assiste in piazza alla lapidazione di una prostituta, ma vi prende parte lanciando lui stesso pietre alla poveretta. Sconvolto da se stesso per aver compiuto tale gesto, gesto che non appartiene alla sua persona, al suo modo di essere, ne parla alla moglie alla quale dice delle parole a mio avviso bellissime:

Tu sei l'unico sole che mi resta, Zunaira. Senza di te, la mia notte sarebbe più nera delle tenebre, più fredda della morte. Ma, per l'amor di Dio, se vedi che cambio nei tuoi confronti, che divento ingiusto e cattivo, dimmelo. Ho la sensazione che le cose mi sfuggano, che stia perdendo il controllo. Se sto diventando matto, aiutami a rendermene conto. Accetterei di deludere il mondo intero, ma mi proibisco di farti torto, fosse pure senza volerlo


In questi giorni in cui si parla tanto di violenza sulle donne che sta dilagando a macchia d'olio credo che tali parole pieni di umiltà ed  umanità risaltino in maniera particolare. Se un uomo imparasse a chiedere aiuto...

Infine vi è un estratto del discorso che il mullah (talebano) rivolge ai suoi fedeli nella moschea. Sta inneggiando l'oriente contro l'occidente, i mussulmani contro il resto del mondo...ma vi sono alcuni elementi dell'Occidente criticati dai mussulmani.....che fanno riflettere:

Non vi è nessun dubbio. La Parola di giustizia risuona ai quattro angoli della Terra. i popoli mussulmani uniscono le loro forze e le loro intime convinzioni. Presto su tutta la Terra vi sarà una sola lingua, una sola legge, un solo ordine: questo!
L'Occidente è morto, non esiste più. Il modello che proponeva agli stolti è fallito. Cos'è mai questo modello? Cosa è, esattamente, quello che spaccia per liberazione e modernità?
Forse le società amorali che ha creato, dove primeggia il profitto e gli scrupoli, la pietà, la carità non contano niente, dove i valori sono esclusivamente monetari, dove i ricchi sono dei tiranni e i salariati dei forzati, dove l'impresa soppianta la famiglia per isolare gli individui al fine di addomesticarli e poi licenziarli senza troppe formalità, dove la donna si compiace della propria natura viziosa e gli uomini si sposano tra loro, dove si fa mercato del corpo umano sotto il naso e gli occhi di tutti senza suscitare  la minima reazione e generazioni intere sono parcheggiate in esistenze rudimentali fatte di emarginazione e povertà?

L'autore

Yasmina Khadra è lo pseudonimo utilizzato, all'inizio della sua carriera di scrittore, da Mohammed Moulessehoul.
Algerino e membro dell'esercito nel decennio della guerra civile, per motivi di censura ha iniziato a scrivere utilizzando il nome della moglie. Solo in un secondo momento in Francia, dove si è auto-esiliato, ha incominciato a firmare i libri con il suo vero nome.
Il suo primo romanzo "Morituri" esce nel 1998

Qui potete trovare il sito ufficiale dell'autore....peccato però sia solo in francese....senza traduttore!!!
/www.yasmina-khadra.com


Il libro è molto bello, breve ma d'effetto. Meravigliosa la figura di Mussarat che colpita dalla nuova luce del marito, rinato, per amore di quello stesso marito che non la degnerà durante la lapidazione neanche di uno sguardo di compassione ne di ringraziamento, si offre in sacrificio...

Da leggere!!!

Moonlitgirl

11 commenti:

  1. Bellissimo libro, l'ho amato molto (e recensito in uno dei miei primi VdL), ottimo consiglio di lettura

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    1. Verrò a leggere la tua recensione. Me lo ha consigliato una mia amica ed aveva ragione!!! Hai letto anche l'attentatrice o altri suoi libri?

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    2. Sì, molto intenso. Stile diverso, stesso scavare nella psiche dei protagonisti. leggilo, ti piacerà.
      E... la mia recensione avevi già promesso di tornare a leggerla! ;) http://ilmondodici.blogspot.it/2011/07/per-i-venerdi-del-libro-questa.html

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    3. Si si l'ho letta. Mi è' piaciuta molto e siamo alienatissime!!! Come ti ho scritto sul blog mi piace molto questo genere di libri e continuerò a leggere libri islamici...ma ho già comprati un altro paio!!!

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  2. Non conosco questa scrittrice, ma la recensione che hai postato mi ha fatto venire voglia di aggiungere anche questo libro alla mia wish list.
    Buon fine settimana

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  3. Troppo intense e troppo reali queste storie, non sono nel momento giusto per affrontarle.

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  4. Si sono reali.....però questo libro non ti fa immedesimare nei personaggi perché è' un mondo reale ma molto lontano dal nostro...quindi diciamo che la sofferenza e' limitata per il lettore. Almeno per me e' stato così. Sicuramente fa riflettere....

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    1. Anzi io ci ho pianto tanto, proprio perchè mi sono molto riconosciuta nella donna magistrato. La Kabul di inizio storia forse tu non l'immagini pensando a quel che oggi ci viene raccontato sia diventata, ma io che ne ho lette molte altre e ho studiato quel periodo purtroppo so che è molto più vicina di quel che pensiamo alla nostra vita di occidentali. Pensa a cosa accadde in Serbia e Croazia. La follia umana non ha limiti e le cose possono cambiare in modo sconvolgente, purtroppo.

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  5. Molto coinvolgente, mi attira, è il genere che amo di più. Dai pezzi che hai riportato già mi piace!:-)

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Grazie!!! Il tuo passaggio sulla Luna è stato registrato!!!

Moonlitgirl